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Il diavolo nel cervello

agosto 22, 2022

Italia 1973
con Stefania Sandrelli, Keir Dullea, Micheline Presle, Tino Buazzelli, Renato Cestiè, Maurice Ronet, Orchidea De Sanctis, Gaia Germani, Giorgio Basso, Elsa Boni, Gabriella Lepori
regia di Sergio Sollima



Il diavolo nel cervello


Oscar torna nella città natale dopo otto anni trascorsi in Venezuela e rincontra la donna che amava un tempo, Sandra ma lei non lo riconosce persa in una regressione infantile dovuta alla morte del marito. Oscar scopre che Fabrizio è stato ucciso dal figlioletto Ricky, causando così lo scompenso psicologico di Sandra che è affidata alle cure della madre che sembra però trascurarla. Con l’aiuto del dottor Emilio Bontempi, altro amico di gioventù, Oscar scopre gli inganni di Fabrizio che viveva alle spalle della ricca moglie e che il bambino rinchiuso in collegio non è colpevole dell’omicidio del padre…


Ildiavolo nel cervello


Il diavolo nel cervello è l’unica incursione nel thriller di Sergio Sollima, regista di spaghetti western oltre che del mitico Sandokan televisivo. Il film, anche se non riuscitissimo, presenta una certa originalità: è un giallo psicologico nel periodo di massimo fulgore di Dario Argento che punta molto sulle atmosfere morbose di una nobile famiglia, la vicenda è intricata dai molti flashback che raccontano i diversi punti di vista dei personaggi, a me ha divertito soprattutto per il colpo di scena finale, piuttosto inaspettato: per come è costruito il film si è portati a pensare che la colpevole sia l’austera contessa Osio De Blanc che memore della gloria passata della famiglia se ne impipa della legge e nasconde con pugno di ferro la condizione della figlia e del nipote in nome della dignità della casata.
Stefania Sandrelli è la bellissima e fragile contessina Sandra vittima di un marito nobile ma spiantato che l’ha sempre tradita puntando solo al suo patrimonio che arriva al punto di sfruttare le inquietudini del figlioletto per minare la salute mentale della moglie convincendola di aver partorito un mostro crudele che vorrebbe ucciderla. L’attrice non spicca nel ruolo se non per la presenza scenica dello splendore dei suoi trent’anni.



Il diavolo nel cervello


Le indagini sui torbidi segreti degli Osio De Blanc sono condotte da Oscar, amico di gioventù di Sandra e Fabrizio che andò a far fortuna all’estero quando la ragazza amata gli preferì il ricco rampollo e il dottor Bontempi, interpretato da Tino Buazzelli, il Nero Wolfe televisivo che con lo stesso acume da investigatore segue le sue intuizioni e soprattutto per l’interesse del ragazzino, scopre il vero assassino di Fabrizio.

Ad interpretare Ricky c’è Renato Cestiè attore bambino stella degli anni ’60 inquietante come Nicoletta Elmi, i due si ritrovano compagni di classe ne I ragazzi della 3ª C.
Come sempre nei gialli italiani degli anni ’70 mi colpisce l’eleganza formale della composizione, in questo caso un modulo ricorrente è il primissimo piano del personaggio di cui sta per per partire il flashback con un altro personaggio sullo sfondo. Notevoli le ambientazioni che spaziano gran parte della pianura padana: la Mantova delle scene iniziali, Villa Erba e villa La Favorita per le residenze degli Osio de Blanc e molte inquadrature del lago d’Orta, molto interessanti per la diversa concezione della viabilità per chi conosce bene la località turistica.
Da menzionare la colonna sonora di Morricone, come sempre grande lavoro sui suoni e un’interessante refrain distorto di Per Elisa.

Fer-de-Lance

gennaio 13, 2012

Ferdelance Quello che vi guarda sguincio dalla foto di questo post e’ il Fer-de-Lance soprannome che viene dato al Bothrops lanceolatus, un velenosissimo serpente della Martinica, uno dei pochi serpenti al mondo che ha l’abitudine di aggredire anche senza essere stato attaccato.
Fer-de-Lance e’ anche titolo del primo romanzo di Rex Stout in cui compare il detective Nero Wolfe, volume che ho appena finito di leggere e che mi ha lasciato piuttosto delusa. Avevo idee molto confuse su questo personaggio: son troppo giovane per ricordarmi lo sceneggiato del 1969 con Tino Buazzelli e nella mia mente il telefilm sul grasso detective che coltiva orchidee si era fusa con la serie americana di Ironside, il consulente della Squadra Omicidi costretto su una sedia a rotelle interpretato da Raymond Burr (il celebre Perry Mason televisivo).
Le mie poche idee ben confuse son state destabilizzate dall’inaspettato io narrante: le indagini di Nero Wolfe son narrate dal suo assistente Archie Goodwin, la cui personalita’ mi ha disorientato alquanto: cinico con la polizia e i clienti, mostra un certo servilismo misto ad odio verso il suo capo. Nero Wolfe in questo romanzo e’ una figura un po’ distante se ne sta sullo sfondo almeno fino a quando non incontra il simpatico animaletto che vi occhieggia da questa pagina. L’assassino l’ha infilato nel cassetto della scrivania di Wolfe e l’uomo appena entrato nella stanza, avverte che il suo studio e’ stato violato da qualche presenza estranea. Confida le sue impressioni al fido vice Goodwin e con deduzione logica Wolfe arriva a capire che qualcosa di anomalo dev’essere stato infilato nel cassetto. I due uomini procedono con molta attenzione all’apertura del medesimo ed ecco comparire il nostro serpentello che vi ricordo aver la pessima abitudine di mordere senza essere stato attaccato. Guardatelo bene.. vi sembra una bestiola lenta o dai riflessi pronti? Beh nel romanzo viene ucciso alla quarta bastonata mentre continua a strisciare lemme lemme sulla scrivania e il colpo ferale sul capino glielo propina propo il corpulento Wolfe che il suo aiutante ci ha descritto estremamente imbarazzato nei movimenti a causa del peso.
All’incredibilita’ dell’evento si unisce una certa superficialità del racconto che non e’ riuscito ad avvincermi in nessun modo, escluso il capitolo finale in cui Wolfe dà una giustificazione di come ha chiuso il caso di cui Goodwin dà una spiegazione del tutto diversa in cui emerge finalmente qualche caratteristica psicologica di Wolfe interessato solo alla propria pace e tranquillita’.
Credo di aver definitivamente chiuso con i romanzi di Nero Wolfe, ma sicuramente buttero’ un occhio sull’immintente fiction Rai che vedra’ Francesco Pannofino nei panni del detective e Pietro Sermonti in quelli del suo vice.

UPDATE: Wikipedia riporta senza fonte la teoria secondo cui Nero Wolfe sia figlio di Sherlock Holmes e Irene Adler