Archive for aprile 2004

Dopo Mezzanotte

aprile 30, 2004

Martino e’ il custode notturno del Museo del Cinema di
Torino e vive in un mondo tutto suo fatto di vecchi film, un giorno la cameriera
di un fastfood, della quale e’ segretamente innamorato, si rifugia nel museo per
sfugire alla polizia e nasce l’amore, ma la ragazza ha gia’ un
fidanzato..

Dopomezzanotte
A volte il pulviscolo che danza nel fascio di luce si mescola perfettamente e crea una meraviglia: e’ il caso dell’ultimo film di Davide Ferrario.
Amanda sfugge alla polizia e a una vita banale riparando nella Mole, come nel Medioevo i malfattori trovavano asilo politico nelle cattederali e Martino, novello gobbo di Notre Dame, la aiuta rivelandole i segreti dell’edificio e le meraviglie che contiene: il potere immaginifico del cinema.
Dopo mezzanotte racconta una storia d’amore ma soprattutto e’ un atto d’amore verso il cinema, principalmente quello ormai dimenticato. Dedicato a Buster Keaton, e’ una commedia che mescola i ritmi delle comiche con la satira, con un’ ottima narrazione fuori campo di Silvio Orlando, riesce a toccare vertici di pura commozione con “semplici” giochi di luci (che cos’e’ il cinema se non una rifrazione della luce?).
Torino e’ una magnifica citta’, spesso scelta come luogo cinematografico, ma i suoi notturni non sono mai stati cosi’ belli e cosi’ magici come in questo film.
Stupefacente anche la prova di Giorgio Pasotti: nei suoi esordi mucciniani e in Distretto di Polizia ci aveva abituato ad una mediocre recitazione convulsa, qui e’ taciturno e misurato nella goffa ed ingenua fisicita’ alla Buster Keaton, di cui
arriva anche ad imitare l’andatura.

Il film e’ girato completamente in HD e mostra spezzoni degli esordi del cinema che partendo dai Fratelli Lumiere, arrivano a Pastrone e soprattutto a Buster Keaton: imperdibile.

Almanacco

aprile 29, 2004

Oggi, 29 aprile, iniziamo col fare gli auguri all’attuale
regina del box office, Uma Thurman che arriva al suo trentaquattresimo
genetliaco, mentre Daniel Day Lewis compie 47 anni, uno di piu’ la bellissima
Michelle Pfeiffer e arriva al suo 58° compleanno il re del trash John
Waters.

Sul fronte delle novita’ cinematografiche si segnala la
notizia che sono in preparazione ben due biopic sulla vita di Janis Joplin, il
primo sara’ interpretato da Renée Zellweger che scarmigliata e urlante
sicuramente avra’ l’ennesima nomination agli oscar, il secondo sara’
interpretato dalla cantante Pink e diretto da Penelope Spheeris, la regista di
Fusi di testa, il mio commento e’: grama Janis.
Invece Steven
Spielberg ha in progetto un film sui tragici avvenimenti dell’Olimpiade di
Monaco ’72 quando un commando palestinese prese in ostaggio e poi trucido’ parte
della delegazione sportiva israeliana, siamo sicuri della sensibilita’ del
cineasta americano, ma l’argomento scelto e’ sicuramente spinoso, vista la
situazione mediorientale.

Concludiamo con una segnalazione televisiva
(rivolta soprattutto a Spider): sabato 1° Maggio Fuoriorario dedichera’
la nottata al rock con la trasmisione in prima visione di Velvet Goldmine
seguito dal documentario Kurt e Courtney e dal film di Wharhol su Nico e
i Velvet Underground

Heidi, un mito della montagna

aprile 28, 2004


Se
(come me) pensavate che Heidi fosse solo la protagonista di un cartone animato
giapponese, sbagliavate di grosso.
La mostra che si tiene al Museo della Montagna di
Torino

fino a domenica prossima, 2 maggio, getta uno sguardo inedito
sulla piccola montanara.
Heidi e’ il personaggio svizzero piu’ famoso, ancor
piu’ di Guglielmo Tell, tanto che la zona dove sono ambientate le sue avventure,
nel Cantone dei Grigioni, ha preso il nome di Heidiland ed e’ meta perenne di
turisti sulle tracce della bimba nata nel 1880 dalla penna di Johanna Spyri, che
nel romanzo per l’infanzia nasconde temi piu’ profondi, come la contrapposizione
tra mondo agreste portatore di sani valori esistenziali e il piu’ cinico
ambiente cittadino.
Da subito il libro diventa un best seller in tutto il
mondo e nel museo sono esposte copie del volume pubblicato nelle varie lingue:
dal russo all’israeliano, al messicano.
Ben presto inizia anche la fortuna
cinematografica del personaggio, sono visibili per la prima volta in Italia,
nell’ambito di questa esposizione i fotogrammi di Heidi of the Alps film
del 1920 gia’ a colori. Altro caposaldo per l’avventura cinematografica della
piccola svizzera e’ la versione del 1937 interpretata da Shirley Temple la cui
versione italiana e’ assurdamente intitolata Zoccoletti olandesi la
versione di maggior spessore artistico e’ quella del 1952, diretta da Luigi
Comencini Son tornata per te, i lungometraggi che la vedono protagonista
si susseguono fino ai giorni nostri, attenendosi piu’ o meno fedelmente al
romanzo della Spyri, bizzarra l’ultima versione del 2001 dove il Nonno e’
interpretato da Paolo Villaggio e le avventure di Heidi sono ambientate ai
giorni nostri, con una Klara non piu’ malata ma ribelle che smania per andare a
un concerto rock.
La consacrazione del personaggio e’ dovuta comunque al
cartone giapponese, creato nel 1974 quando l’industria delle anime era ancora
agli esordi, Heidi e’ il primo progetto di una certa importanza, infatti
consta di ben 52 episodi, la scelta del soggetto fu fatta perché rispecchiava un
processo di urbanizzazione che in quel momento avveniva nella societa’
nipponica. Va ricordato che tra gli autori del cartone c’e’ anche Miyazaki, il
celebre regista di La citta’ incantata, uno dei migliori film della
scorsa stagione cinematografica.
Dietro al successo planetario del cartone
c’e’ un attento lavoro di ricostruzione filologica, e’ interessante notare come
anche i tratti somatici di Heidi tornano ad essere piu’ mediterranei (occhi e
capelli scuri) caratteristiche che il cinema wasp americano e il mito della
razza ariana avevano cancellato da subito nell’iconografia cinematografica del
personaggio.

Kill Bill vol II

aprile 27, 2004

Killbill2

Se il primo capitolo della saga vendicativa
della Sposa si faceva amare od odiare di primo acchito, ben diverse sono le cose
per questo secondo episodio il cui stile totalmente diverso richiede
riflessione e tempo per essere assimilato. I due volumi risultano essere
talmente differenti che forse potrebbero deludere le aspettative di certo
pubblico. La stessa protagonista, da erinni invincibile che da sola sgomina gli
88 folli, rischia ora di essere eliminata da un povero ubriacone. Anche
l’iconografia cinematografica citata cambia completamente: Tarantino passa per
il kung fu cinese in costume, l’horror e soprattutto il noir-melo’ anni ’40 che
forse e’ il carattere distintivo di questo secondo volume : lo spezzone stesso
che compare nei trailer con Uma Thurman alla guida di una decappottabile,
fotografata in un bianco e nero d’antan rimanda a Gun Crazy (la
sanguinaria)
o a Detour.
In ogni caso il film scioglie tutti i
nodi del primo capitolo: perche’ e’ avvenuto il massacro nella cappella di El
Paso, come Ellen Driver ha perduto il suo occhio, oltre che, ovviamente, la resa
dei conti tra Black Mamba e Bill.
Personalmente non mi ero scandalizzata piu’
di tanto per il fatto che il film venisse diviso in due parti: del resto il film
“a puntate” e’ una pratica vecchia come il cinema (basti pensare alle serie di
Fantomas e di Les Vampires, rispettivamente del 1915 e del 1916,
trasmessi in queste settimane da FuoriOrario) soppiantata dall’avvento
della televisione. Il talento di Tarantino gli ha permesso ancora una volta di
stupire il suo pubblico creando da un unica storia due film completamente
diversi ed indipendenti.

Secret window

aprile 20, 2004

Mort Rainey e’ uno scrittore di successo che non sta
affrontando esattamente il periodo piu’ roseo della sua vita: nessuna idea per
il nuovo libro e in piu’ e’ in attesa di divorzio dalla moglie che ha beccato a
letto con un amico alcuni mesi prima.
Rifugiato nel suo chalet sul lago
Tashmore un giorno riceve la vista di uno strano individuo che lo accusa di aver
copiato un suo racconto..

Secretwindow

La pellicola, tratta dall’ennesimo racconto di Stephen King (ma solo King e Dick conoscono ad Hollywood?), avrebbe un plot interessante, con vaghi rimandi a Shining e Misery non deve morire, pero’ non trattandosi di un horror e nemmeno di un giallo, ma di un film di suspence e’ rovinato dalla regia anonima di David Koepp, soprattutto il finale, i cui ultimi minuti sono totalmente inutili e anche lo spettatore piu’ ingenuo capira’ dove andava finito il film.
Perfetto Turturro nel trasformarsi in un personaggio che pare uscire direttamente da un quadro del gotico americano. Per quanto riguarda Depp, credo che la sua interpretazione verra’ ritenuta un po’ sopra le righe, invece il gesto che
l’attore introduce a un certo punto, per sottolineare un cambio della
personalita’ del protagonista e’ indice ancore una volta della sua meticolosita’
nel prepararsi, sprecato dalla regia che non e’ in grado di sostenere la
tensione psicologica che e’ alla base del film.

Maratona KillBill

aprile 19, 2004

Giovedi’ 22 aprile grandiosa anteprima di Kill Bill
voll.II
all’Arcadia di Melzo, preceduta dalla proiezione del primo episodio.

Il tanto atteso epilogo delle avventure della Sposa sara’ nelle sale da
venerdi’ 23.
Per ulteriori informarzioni seguire il link

KillBillVol2

Happy birthday to..

aprile 17, 2004

Blob

Oggi si festeggiano i 15 anni del piu’ geniale
programma della TV italiana, BLOB. Fuoriorario sta trasmettendo da ieri sera un compendio di tutti gli eventi che la trasmissione ha registrato in questi anni, che dovrebbe essere utilizzato nelle scuole per capire le
trasformazioni, o forse l’ ennesimo trasformismo della storia contemporanea
italiana: guardando i resoconti degli inizi mi e’ tornata in mente la frase de Il
Gattopardo
: cambiare affinche’ nulla cambi e infatti a parte la vittoria
dell’Inter e la caduta del muro di Berlino, nonostante l’avvento della seconda
repubblica e tante altre presunte novita’ nel Bel Paese non e’ cambiato nulla:
dal 1989 Berlusconi ci ammorba con i suoi problemi di conflitto d’interesse,
Pappalardo tenta di rilanciarsi da oltre quindici anni e dallo stesso tempo
l’incubo mediorientale con il faccione di Saddam si profilava alle nostre
porte per trasformarsi oggi in un’ orribile realta’.
Del resto Giusti stesso
defini’ il programma agli esordi "una replica fatta da replicanti", rivisto oggi
e’ un‘inquietante cartina tornasole della nostra vita e non mi resta che fare
mio l’invito del nostro amato presidente: “Si guardi Blob, qualche sera!”

School of Rock

aprile 16, 2004


Piacevole commedia che denuncia la fine del
sogno trasgressivo del rock in favore di delle band costruite a tavolino.

Tutto scorre verso un prevedibile finale, ma il meccanismo comico e’
perfetto.
Da vedere soprattutto come prova attoriale: se un vecchio detto
del mondo del cinema sconsiglia di recitare accanto a bambini ed animali per
l’impossibilita’ dell’attore di reggere il confronto con la loro spontaneita’,
questo film e’ la prova che a volte la saggezza popolare sbaglia. Jack Black,
grazie a questa pellicola, e’ diventato, giustamente, il divo del momento ed
eletto erede di John Belushi, ma altrettanto meritevole di lode e’ Joan Cusak,
che si conferma una volta di piu’ una delle migliori caratteriste della sua generazione

Un ricordo

aprile 15, 2004

Oggi e’ una giornata piuttosto triste per me: sfogliando
il nuovo numero di FilmTv ho appreso dalla rubrica Passaparola
(pag. 111) della scomparsa di Angelo Lino Peroni, ex docente della cattedra di
Storia e Critica del Cinema all’Universita’ di Pavia. Era il mio professore. Se
Claudio G. Fava e’ stato il primo a schiudermi le porte del vasto universo
cinematografico con i suoi film notturni su Rai2, il professor Peroni e’ colui
che mi ha dato i mezzi per capire la materia. Sei film: Quarto potere,
L’orgoglio degli Amberson, Les enfants du Paradis, L’amore e il
diavolo
, Ossessione e Senso di tre maestri fondamentali
della storia del cinema: Welles, Carne’ e Visconti sono state le basi per
approfondire questa magnifica ossessione.
Adoravo anche le lezioni del primo
mese d’inizio corso dove la grammatica del mezzo filmico era spiegata con film
sublimi: Un partie de Campagne di Renoir per la soggettiva, Una donna
nel lago
di Robert Montgomery come esempio di film tutto in soggettiva
assieme all’inizio de La fuga di Delmer Daves, la scena del mercato del
pesce in La terra trema per raccontare il piano sequenza, Hitchcok con
The rope come film esperimento tutto in piano sequenza e l’inizio de
L’infernale Quinlan per spiegare che cos’era un dolly.
" C’erano tanti
piccoli particolari di lui che lo rendevano unico ed inimitabile" dice la
lettera pubblicata su Film Tv, ed e’ vero: all’universita’ era una
leggenda: non solo teneva lezione esclusivamente al pomeriggio ma anche gli
appelli non iniziavano mai prima delle 15 e gli debbo un ringraziamento anche
per avermi insegnato a mettere la passione prima della consuetudine: una lezione
non da poco.

Stasera i David di Donatello

aprile 14, 2004

Stasera Rai1 presentera’ in prima
serata, per la conduzione dell’immarcescibile Pippo Baudo, il premio David di
Donatello
, il piu’ ambito riconoscimento del cinema italiano; talmente
ambito che l’ospite d’onore, Steven Spielberg verra’ a ritirare il premio
speciale che gli fu assegnato lo scorso anno. Visto che questa mattina il
Presidente della Repubblica lo ha insignito del titolo di Cavaliere di Gran
Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, stasera restituira’ il
favore deliziandoci della sua presenza.

Altra ospite di prestigio sara’
Emmanuelle Beart che ritirera’ il Donatello vinto nel 1993 per Un cuore in
inverno
.

Il David Speciale 2004 andra’ a Goffredo Lombardo per i
cento anni della casa di produzione Titanus mentre Denys Arcand riceverà
un altro "speciale" per Le invasioni barbariche e la targa David alla
carriera andrà a Peter Falk.

Si conocono gia’ alcuni vincitori: migliori
film della UE, ex aequo, Rosenstrasse di Margarethe von Trotta e
Dogville di Lars von Trier. Miglior documentario lungometraggio
Guerra di Pippo del Bono. Miglior cortometraggio, ex aequo, Sole
di Michele Carrillo e Zinana di Pippo Mezzapesa. Gabriele Salvatores
avra’ il David giovani per Io non ho paura assegnato da una giuria di
quattromila scuole superiori italiane.

Insomma l’unica emozione che la
serata promette sara’ vedere quante delle dodici statuette andranno veramente a
Che ne sara’ di noi: se volete bene al cinema italiano stasera andate al
cinema.

Aggiornamento

Se volete sapere com’e’
ingloriosamente finita la serata fate un salto qui